Papà Davide adesso non è più solo

in Scrivono di noi

«ABBIAMO raccolto mille e duecento euro che abbiamo già dato alla famiglia, è stato un bel momento».

Don Silvio Baccaro di Borsea è contento il giorno dopo il riuscito concerto di beneficenza che ha organizzato per una bimba di quattro anni disabile ospite della scuola dell’infanzia di Borsea. «Al padre Davide, in difficoltà economica, è stato sequestrato il furgone con il quale lavora. E’ un piccolo imprenditore, vengono da un’altra regione, non sono di qua — spiega don Silvio — ma noi vogliamo star loro vicino, è una situazione triste alla quale vogliamo rispondere tutti insieme, la nostra comunità, le nostre famiglie». E INFATTI, sabato sera il teatro parrocchiale di Sant’Apollinare era stracolmo. Almeno 250 persone hanno assistito allo spettacolo musicale. Borsea ospitata da Sant’Apollinare per l’inagibilità. Una comunità che aiuta una parrocchia ad aiutare una famiglia. «Più di 30 famiglie hanno cantato, c’è stato il balletto dei ragazzi e il tutto era guidato da messaggi di alto valore cristiano, questo è molto bello, la gente ha risposto e noi siamo contenti», dice don Silvio. Attorno a mamma Benedetta, papà Davide e alla piccola si è stretta tutta una comunità. Giovani, anziani e bambini. PER OGNUNO c’era un ruolo. E il clima delle serata è stato allegro. Presente anche il coro delle famiglie di Santa Sofia di Lendinara. «Le famiglie cantano per le famiglie, non solo adulti, anche bambini, c’erano tutti, è stato questo il bello, il messaggio cristiano che diventa azione», commenta un don Silvio visibilmente compiaciuto. In prima fila c’era anche il padre della bimba. Il tutto è stato organizzato con passione nelle scorse settimane. AD ACCOMPAGNARE il coro si è esibito anche un gruppo musicale, composto da ragazzi con pianole e chitarre elettriche. E poi, delle bambine con il microfono dal pubblico hanno recitato delle letture. La parrocchia di Borsea ha mobilitato le famiglie, è stata capace di organizzare una splendida serata per loro e alla fine è riuscita anche ad offrire un aiuto concreto, in denaro, ai genitori della piccola che hanno dovuto trasferirsi nella frazione per motivi economici. La casa dove abitavano, a Fiesso Umbertiano, è finita all’asta per i debiti contratti dalla coppia impegnata a sostenere le ingenti cure per la bambina. Ora la famiglia vive in affitto a Borsea.

Fonte: Il Resto del Carlino