Nata tetraplegica, 5 milioni di risarcimento alla famiglia per l’errore medico

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La storia della famiglia Gavazzeni è lunga e tormentata. La loro bimba Eleonora, che oggi ha 10 anni, è nata nel 2008 tetraplegica. Negli anni, sono state interpellate la Procura di Rovigo e decine di esperti per accertare le responsabilità e le cause dei danni cerebrali riportati dalla piccola. Il 12 dicembre è stato finalmente versato il risarcimento da 5 milioni e 100mila euro che spetta alla famiglia, ordinato da una sentenza emessa dal Tribunale di Rovigo.

La corsa in ospedale
Eleonora Gavazzeni è nata il 3 dicembre 2008 all’ospedale di Rovigo. Benedetta Carminati e Davide Gavazzeni, i genitori della bambina, sono originari di Bergamo ma all’epoca dei fatti vivevano in provincia di Rovigo.

Il due dicembre, con tre giorni di anticipo rispetto alla data prevista, la donna in preda alle doglie si è recata con il marito in ospedale. La piccola è venuta alla luce dopo un travaglio durato 15 ore. Ma qualcosa, nella notte tra il 2 e il 3 dicembre, è andato storto. Fino al momento della nascita il feto era sano.

Un errore medico che ha reso Eleonora tetraplegica
La diabetologa che seguiva Benedetta, affetta da questa patologia, aveva chiesto più volte che la donna venisse sottoposta a parto cesareo.

Le due ginecologhe presenti hanno escluso categoricamente questa modalità, e hanno commesso una serie di errori, che si sono ripercossi sulla bambina. Eleonora, infatti, è rimasta senza ossigeno per 4 ore, e questo l’ha condannata per tutta la vita ad essere tetraplegica. Il legale della famiglia, Mario Cicchetti, ha spiegato all’Agi che “la bambina è nata morta, è stata rianimata subito e alle 3.34 è stata trasferita all’ospedale di Padova. Alle 14.30 del giorno successivo è stata trasportata di nuovo a Rovigo e la sera stessa si è disposto un nuovo trasferimento nella sala rianimazione dell’ospedale di Padova dove è rimasta fino a gennaio”.

Una battaglia lunga anni
Dopo più di 15 udienze, una ventina di interventi subiti dalla bambina e anni di sofferenze è arrivata la decisione di risarcimento. Lo scorso settembre il Tribunale di Rovigo ha condannato le due ginecologhe, l’Azienda ULSS 5 Polesana di Rovigo e le due assicurazioni, AmTrust Europe Limited e Lloyds, a pagare la somma dovuta. Nonostante ciò, i due gruppi assicurativi si erano rifiutati di onorare la sentenza. Così, la famiglia Gavazzeni si è rivolta alla trasmissione Le Iene per raccontare la storia di Eleonora e denunciare il mancato pagamento. Probabilmente grazie all’eco mediatica scatenata dalla trasmissione, oggi, finalmente, è arrivato l’annuncio dall’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni. Il denaro è stato versato all’ULSS di competenza che provvederà a farlo avere alla bambina e alla sua famiglia.

Non è la prima volta che succede in Italia
La piccola Eleonora non potrà avere la vita che avevano desiderato per lei i suoi genitori, avrà sempre dolori atroci e bisogno di assistenza costante. Almeno, però, ora potrà essere curata al meglio e avere una vita più o meno dignitosa.
Nella giornata di oggi arrivano notizie anche su un altro caso analogo, quello di Chiari, in provincia di Brescia. La coppia di genitori che aveva fatto causa all’Azienda socio-sanitaria di Franciacorta per i danni provocati al loro bambino, ha ottenuto un risarcimento.
Fonte: Thesocialpost