Risarcimento record per Eleonora, la bimba resa invalida durante il parto

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Hanno ottenuto 4 milioni e 693mila euro di risarcimento dopo la tragedia che dieci anni fa si è abbattuta sulla loro famiglia.

Possono cantare vittoria Davide Gavazzeni e Benedetta Carminati, che hanno finalmente ottenuto giustizia per Eleonora, la loro bambina nata nel 2008 a Rovigo con un grave danno cerebrale che l’ha resa cieca e tetraplegica. La famiglia, che vive a Ravenna da tre anni per essere vicina al Centro iperbarico, aveva chiesto 30 milioni di euro di risarcimento.

L’Ausl di Rovigo, le due ginecologhe Dina Paola Cisotto e Cristina Dibello (assolte in primo grado e condannate in Appello) e due compagnie assicurative sono state condannate a pagare la cifra per le gravissime lesioni che ha subito Eleonora. A stabilirlo, il giudice della sezione civile del Tribunale di Rovigo Pierangela Congiu, che ha anche chiesto un risarcimento di 402 mila euro per la mamma.

“Siamo soddisfatti ed emozionati – commenta Benedetta – anche se nessuna cifra potrà mai guarire il nostro dolore e ci potrà mai restituire una figlia sana, come Eleonora sarebbe stata se non ci fosse stata negligenza durante il parto. Questi soldi, in ogni caso, ci consentiranno di pagare le cure e di spostarci in una casa più grande dove sia possibile utilizzare gli ausili di cui Eleonora ha bisogno, come il sollevatore”.

Il denaro del risarcimento non sarà comunque nelle tasche della famiglia: “Voglio ribadire che con quei soldi non andremo all’Hawaii a divertirci perché saranno gestiti da un giudice che potrà darceli in mano solo dopo che avremo presentato richiesta per questa o quell’esigenza. Quanto al risarcimento di 402mila euro stabilito per me, lo trovo una presa in giro: durante il parto ho rischiato di morire, per seguire mia figlia ho lasciato il lavoro e oggi ho problemi fisici legati alla gestione di Eleonora, tanto che a volte non riesco a stare in piedi. Senza contare quanta sofferenza psicologica mi è stata causata”.

 

Emozionato il legale della famiglia, Mario Cicchetti: “Si tratta di un risarcimento mai elargito in questa misura. Questa è una sentenza che creerà un precedente. Per me è un successo prima di tutto umano, poi professionale. Ho assistito per dieci anni la famiglia di Eleonora a titolo gratuito, sostenendo viaggi e trasferte da Rieti al Veneto. Non lo dico per farmi bello ma per sottolineare come Davide e Benedetta siano arrivati a doversi indebitare per pagare le cure della bambina e sopperire all’impossibilità di lavorare. Mi torna in mente la prima volta che li ricevetti: non avevano nemmeno i soldi per comprare il pane. Il cuore mi ha detto di seguirli anche se non sarei stato pagato”.

Ogni mese la famiglia di Eleonora spende circa 5mila per le terapie, solo mille dei quali coperti da assegno di cura e di invalidità. La bambina, durante il parto, aveva subito una frattura del cranio dovuta alla manovra di Kristeller, oltre a rimanere cinque ore in asfissia, rendendo necessaria la sua rianimazione.

Fonte: Emilia Romagna Mamma